YACHT MOTORSAILER
Per quanto riguarda le crociere su yacht motorsailer si cercherà di rispettare il programma, l'itinerario e ogni attività inclusa. Si tratta di crociere estive lungocosta, con soste, escursioni, momenti di relax a bordo, interazione con le realtà locali, momenti speciali di condivisione, intrattenimento, tempo libero, navigazione panoramica, degustazioni. Grazie alla navigazione a motore, questo tipo di imbarcazioni permettono una certa capacità di navigazione nella maggior parte delle condizioni meteo e quindi mantenere rotta, itinerario ed esperienze come da programma.
BARCHE A VELA
Su imbarcazioni che contano sul vento per la navigazione prima di tutto c'è da aspettarsi di divertirsi, a patto che si accetti a priori la tipologia di esperienza che queste imbarcazioni offrono. C'è da apettarsi che le cose non vadano come programmato: il vento, forza e direzione, il tempo in generale, e le condizioni del mare, ma soprattutto le previsioni meteo, influenzano molto le scelte del comandante su come gestire la navigazione e l'itinerario. E' il caso di dire che ogni viaggio a vela ha una traccia una rotta unica e irripetibile. Non ci sarà mai una crociera uguale ad un'altra.
Domande come: "A che ora partiamo?" o "Tra quanto arriviamo?" non hanno una risposta precisa quando si è su una barca a vela, se non: "Si parte quando siamo pronti"; "Arriveremo verso le...".
Poi, all'arrivo ci sono le manovre necessarie per ormeggiare la barca, che potrebbero includere soste in porto in attesa che qualcuno ci indichi dove attraccare, o che gli operatori portuali in banchina abbiano tempo (o si accorgano) di noi - cosa affatto scontata.
Sempre parlando di piccole imbarcazioni a vela, dovremo trovare un gavitello o una rada libera che faccia al caso nostro, un ancoraggio adeguato che ci permetta di gettare l'ancora in modo da non dare fastidio ad altre barche in caso cambi la direzione del vento: le rade possono essere anche affollate di imbarcazioni di diverse dimensioni che hanno bisogno di ampi spazi attorno all'ancora.
E poi una volta arrivati, se siamo al gavitello o all'ancora, per l'approdo a terra c'è bisogno di usare il tender, ossia solitamente un gommoncino che ci permetta di arrivare a riva.
C'è da aspettarsi di essere coinvolti nelle manovre di attracco, quando di una mano c'è sempre bisogno, per lanciare una cima, o assicurarla a una bitta, o per abbassare la passerella, o per manovre più difficili come agganciare la boa usando il cosiddetto "mezzo marinaio" ossia un lungo bastone con un gancio.
C'è da aspettarsi che ci venga chiesto per un periodo di tempo più o meno lungo di mettere le mani sul timone e "tenere la rotta" o una certa direzione, o addirittura di "seguire una rotta" magari con un occhio alla rotta tracciata da un computer (visualizzata sul computer di bordo, su un tablet o uno smartphone), un occhio alla bussola, o spesso più semplicemente a un punto di riferimento all'orizzonte, a terra, come un'isola, uno scoglio o un qualsiasi punto individuato di fronte a noi, che può anche essere un'altra barca che procede nella nostra stessa direzione. Insomma ci sentiremo coinvolti e... marinai.
E' possibile che ci venga chiesto di controllare che non ci siano ostacoli d'avanti alla barca, come bagnanti, piccole imbarcazioni, pescatori, sub, scogli, boe o segnali marittimi, e anche altre barche e navi che incrociano lo stesso tratto di mare.
Potremmo offrirci di cucinare o preparare uno spuntino, aiutare nelle manovre cazzando o lascando le cime del fiocco, e in generale diventerà quotidiano l'appuntamento con termini a noi sconosciuti come bitta, scotta, randa, fiocco, genoa, candeliere, strallo, cazzare, lascare, winch, parabordo, e tante altre (qui sul sito c'è una sezione dedicata alla terminologia nautica e meteo a cui potete far riferimento) o familiarizzare con i nomi dei venti (Tramontana, Bora, Grecale, Levante, Scirocco, Ostro, Libeccio, Ponente, Maestrale) anche per ai Venti abbiamo dedicato una sezione del sito così come ai Nodi, come il "parlato" e la "gassa d'amante" che ci potrebbe essere chiesto di imparare perché tra i più usati e utili in barca.
C'è da aspettarsi di condividere lo spazio della barca con altre persone, pertanto è necessario rispettarsi a vicenda, sia nei bisogni, esigenze, ma anche nei caratteri reciproci. E' possibile non capirsi, o capirsi dopo. Il poco spazio, non lascia molto spazio a incomprensioni; pertanto è necessario essere chiari e schietti, ma non bruschi; e questo vale sia per l'equipaggio che per un buon comandante.
E' normale che possa capitare che vengano dette cose in modo deciso, questo può capitare nei momenti delicati come l'attracco o una manovra di cambio mura (virata o abbattuta) in quanto queste situazioni lasciano poco spazio a modi cortesi che non otterrebbero la reazione necessaria nella concitazione del momento. Ma un bravo comandante sa anche a chi assegnare un compito e dare le giuste indicazioni con il dovuto anticipo.
Ma c'è soprattutto da aspettarsi che si crei un grande affiatamento, che si rida, che si balli, che si brindi insieme e che nascano bellissime amicizie. In somma, la barca, il mare, la navigazione e le soste sono momenti di vita, e come ogni esperienza anche questa sarà tanto più bella quanto più sarà vissuta in modo autentico e vero.
Il calendario Xciera 2025 sarà pubblicato qui includendo dettagli su date, itinerari, imbarcazioni, equipaggi e costi.